Tariffa puntuale, alcune considerazioni

A partire da giovedì 31 agosto sono programmati, nel territorio comunale di Adria, alcuni incontri pubblici con la presenza di Ecoambiente e dell'Amministrazione Comunale sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che prevede la cosiddetta "tariffa puntuale".

Come Associazione locale ormai da quasi 15 anni seguiamo le problematiche relative all'abbandono dei rifiuti nell'ambiente, al corretto conferimento, agli stili di vita e buone pratiche che permettono di ridurre l'indifferenziato e riciclare quanto più possibile. In questi 15 anni non so quantificare le iniziative messe in campo: dalle raccolte lungo le vie, alle attività educative e di sensibilizzazione presso i vari istituti scolastici, alle segnalazioni di abbandoni alle autorità competenti, agli articoli sui giornali.




Un vecchio articolo dell'ottobre 2010

Inutile dire che in tutto questo tempo, chi nella propria indole ha un'attenzione particolare all'ambiente ha dato risposte positive sia con i propri comportamenti personali sia con la partecipazione, chi invece non ha questa sensibilità, e mi verrebbe da osservare che probabilmente è la maggior parte, con i propri comportamenti contribuisce a determinare le pessime performances che mediamente tutto il Polesine sta riscuotendo nelle quantità di secco residuo e percentuale di raccolta differenziata rispetto al resto del Veneto.

Per chi volesse approfondire la questione, al link che segue sono disponibili i dossier per i Comuni della Regione Veneto, basati sui dati che obbligatoriamente i gestori comunicano ad Arpav, successivamente rielaborati dagli uffici di Legambiente Veneto: i dossier disponibili sono relativi agli anni dal 2016 al 2022. https://www.ricicloni.it/edizioni?region=Veneto

A titolo di esempio il Comune di Adria nel 2020 era posizionato al 503 posto su 571 comuni veneti, ed ha mantenuto pressoché invariata la propria posizione nel corso degli anni considerati.

Sempre a titolo di esempio i dati 2020 rilevano per ogni cittadino adriese la produzione di ben 516,5 kg di rifiuto, di cui 155,7 kg di secco, ed una percentuale di raccolta differenziata pari al 68,6%. Nello stesso anno, Salcedo (Vicenza) ha invece una produzione di 238,3 kg/ab eq., mentre Monfumo (Treviso) un secco residuo di 22,6 kg e Zenson di Piave (Treviso) una ragguardevole percentuale di raccolta differenziata pari all'88,3%. Numeri che lasciano intendere per Adria (ma bene o male tutti i comuni polesani hanno risultati simili) ampi margini di miglioramento.

L'avvento del sistema sulla tariffazione puntuale dovrebbe portare dei vantaggi: l'importo della tariffa sui rifiuti si basa sul comportamento effettivo dei cittadini e sui servizi di cui fruiscono.

Faccio un esempio: Mario e Luigi hanno entrambi un appartamento di 80 mq, Mario ha il giardino che tiene sempre ben in ordine, mentre Luigi non ha giardino e non fa benissimo la differenziata.

Luigi butta tutto nel sacco nero. In un sistema a tariffazione puntuale Luigi pagherà di più perché farà più conferimenti di secco. Ma Mario, che taglia il prato e le piante, chiederà al gestore di venire a prendere i suoi rifiuti verdi e pagherà una tariffa per quello.

Il sistema risulta più equo perché Mario paga lo smaltimento dei suoi rifiuti verdi e Luigi paga per i propri sacchi neri indifferenziati.

Oggi, invece, c'è un criterio presuntivo, che sulla base di parametri tipo i mq, il numero di abitanti, l'attività svolta, determina una tariffa che ha poco a che vedere con il comportamento dei residenti.

Oggi la TARI è uno strumento che garantisce la copertura integrale dei costi del servizio, la tariffa puntuale è, invece, uno strumento che garantisce anche una migliore performance ambientale. Siccome oggi l'obiettivo della raccolta differenziata è ridurre i rifiuti indifferenziati, aumentare i rifiuti riciclabili e soprattutto limitare la produzione dei rifiuti complessiva, ecco che la tariffa puntuale viene in aiuto.

In media in Italia i comuni che applicano la tariffa puntuale raggiungono l'83% di raccolta differenziata e meno di 100 kg anno di rifiuto indifferenziato.

Per raggiungere questi risultati dobbiamo partire da una maggiore responsabilità e maggiore coinvolgimento degli utenti: la tariffa puntuale, mettendo le mani nelle tasche, è in questo senso un pungolo.

È lecito chiedersi però se e quali criticità possano subentrare a seguito di questo cambiamento.

Innanzitutto i comportamenti elusivi ovvero tutti quei comportamenti che tendono a nascondere i rifiuti abbandonandoli nei fossi, lungo le strade, nelle golene, nei cestini gettacarte stradali, nelle aree di sosta di superstrade o autostrade... e la migrazione dei rifiuti verso realtà limitrofe dotate ancora di contenitori stradali.

A questo si potrebbe ovviare con semplici controlli, ma purtroppo questo è uno dei tasti dolenti della questione. Oggi, nonostante il Regolamento Comunale vigente (https://www.comune.adria.ro.it/wp-content/uploads/2022/02/Regolamento_Gestione_rifiuti_Adria_21.07.2021.pdf), né Ecoambiente né le forze dell'ordine a cui è deputato il controllo sono in grado di garantire il rispetto delle leggi, con aggravio di costi per tutti i cittadini e compromissione del decoro urbano.

La cosa ci lascia, in quanto Associazione ambientalista, particolarmente perplessi: non comprendiamo infatti se sia una mancanza di volontà, di capacità, di mezzi e/o risorse. Purtroppo il tutto avviene nell'indifferenza della politica locale e non, che, a parte qualche proclama, ad oggi ha concretizzato poco o nulla.

A fronte del fatto che il regolamento comunale sulla gestione dei rifiuti è molto chiaro nell'indicare le modalità di raccolta e stoccaggio dei rifiuti ecco alcuni casi concreti che dimostrano come esso venga disatteso.

La situazione fotografata di seguito, risalente ai giorni scorsi, 16 agosto 2023, è evidentemente non conforme a quanto previsto dal Regolamento. Sicuramente se la Polizia Locale (che è uno dei soggetti preposti al controllo) non è intervenuta è perché sarà stata impegnata in altre attività o in carenza di organico considerando il periodo, ma che anche gli operatori di Ecoambiente non abbiano notato queste difformità ed abbiano "caricato" il tutto indistintamente ci lascia molto perplessi ed amareggiati.






In questo caso, 29 maggio 2023 e 7 giugno 2023, è stata fatta da prima una segnalazione telefonica, caduta nel vuoto. Al ripresentarsi della situazione la settimana successiva è stata fatta una "inutile" segnalazione tramite PEC. Provo a giustificare nuovamente la Polizia Locale, ma di nuovo non riesco a capire come, di fronte all'evidenza della non conformità, da parte di Ecoambiente si sia potuto procedere alla rimozione.



In questo ultimo caso sono evidenti dei tubi al neon che andrebbero conferiti presso l’ecocentro essendo classificati come rifiuti speciali pericolosi. Fortunatamente, questa situazione rilevata nell'ottobre 2021, grazie alla segnalazione fatta ai Carabinieri Forestali, si è risolta e non si sono più riscontrate difformità.



Quanto segue è invece il bottino fotografico di un giretto in bici di una decina di chilometri, in zone dove nel passato siamo già intervenuti ripetutamente...




Non sempre, però, gli abbandoni lungo le strade sono colpa di un gesto di inciviltà...




Sulla base di questi elementi, mi auguro che sia Ecoambiente sia l'Amministrazione Comunale possano incontrare i cittadini fornendo delle risposte esaustive.


Ermes Bolzon

Presidente del Circolo Legambiente Adria – Delta del Po




































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