Verso le Amministrative - I candidati sindaco si confrontano sui temi dell'ambiente

Cari concittadini,

    i processi legati ai cambiamenti climatici, che interessano ormai a vari livelli tutti i continenti, sono destinati ad alterare sempre di più gli equilibri esistenti. Essi, incidendo pesantemente sulle economie nazionali, le dinamiche ambientali, la qualità della vita, la stabilità sociale e il benessere ecosistemico, produrranno, se non si intraprenderanno adeguate politiche di mitigazione e adattamento, effetti sempre più gravi .

Questa è probabilmente la sfida più importante che cittadini ed amministratori si troveranno a dover affrontare nei prossimi decenni. 

Alla luce di questa convinzione, come Circolo Legambiente Adria Delta del Po, avremmo avuto il piacere di offrire alla cittadinanza un faccia a faccia tra i 4 candidati sindaci sulle principali tematiche ambientali che riguardano il nostro territorio, così come già fatto in passato in occasione di precedenti tornate elettorali, Purtroppo non siamo riusciti nell’intento di far combaciare agende già abbondantemente pianificate.

Nel tentare di offrire comunque un servizio ai concittadini, per aiutarli a  ponderare meglio la propria scelta, abbiamo quindi confrontato i 4 programmi elettorali, attingendo alla fonte ufficiale protocollata presso l’ufficio elettorale. In particolare ci siamo concentrati sulle tematiche legate direttamente o indirettamente all’ambiente, al decoro, ai trasporti, all’energia, alla sostenibilità in generale, insomma su quei temi di cui ci occupiamo come Circolo di Legambiente.

Nel rispetto del nostro statuto associativo, come associazione apartitica, non esprimiamo alcun giudizio su quanto emerso e mettiamo a disposizione dei lettori la tabella nata dal confronto al seguente link.

I candidati, e di questo li ringraziamo, si sono resi comunque disponibili  a rispondere per iscritto alle 5 domande, di seguito riportate, alle quali abbiamo chiesto di farci pervenire una risposta entro domenica 7 maggio, per poi poterle pubblicare nel nostro blog e nei nostri canali social il giorno 8 maggio.


Alle ore 21.00 dell’ 8 maggio 2023 non mi sono ancora pervenute le risposte da parte del candidato Barbujani. Sarà mia cura aggiornare i contenuti appena mi saranno inviate le risposte.

AGGIORNAMENTO del 9 maggio 2023. Mi sono state inviate anche le risposte da parte del candidato Barbujani alle ore 10.55 e vengono pubblicate alle ore 11.30.


Buona lettura


Ermes Bolzon

Presidente del Circolo Legambiente Adria - Delta del Po





Domanda 1) “Il momento storico attuale è caratterizzato dagli evidenti effetti dei cambiamenti climatici.” E’ d’accordo o no con questa affermazione? Se sì, perché nel suo programma elettorale non si fa esplicito riferimento ai cambiamenti climatici, alla mitigazione ed adattamento?

Leggi la risposta di: Sandra Passadore, Omar Barbierato, Lamberto Cavallari, Massimo Barbujani


Domanda 2) Qualora eletto, in che modo con la sua Amministrazione intende attuare delle politiche di riduzione di CO2 e gas climalteranti?

Leggi la risposta di: Sandra Passadore, Omar Barbierato, Lamberto CavallariMassimo Barbujani


Domanda 3) Tutte e quattro le coalizioni sono favorevoli allo sviluppo di nuove arterie stradali (o completamento di alcune già esistenti), che nei desideri dovrebbero portare un forte impulso all’economia locale. Tuttavia, se prendiamo in considerazione il tratto di Romea da Pomposa a Chioggia, con particolare riferimento a Porto Viro e Rosolina, ci sono numerosi capannoni ed attività chiuse, che non hanno saputo sfruttare “l’impulso all'economia locale” che questa strada avrebbe dovuto portare già nel passato. Anche lungo la Transpolesana, in provincia di Rovigo, la situazione non è tanto diversa. In che modo queste nuove arterie dovrebbero sviluppare l’economia e non essere esclusivamente fonte di consumo di suolo, di inquinamento e di sperpero di denaro pubblico?

Leggi la risposta di: Sandra Passadore, Omar Barbierato, Lamberto CavallariMassimo Barbujani


Domanda 4) “...Dopodiché vorrei anche dire però, perché io tendo a non nascondermi mai dietro un dito, vorrei anche dire che ci riempiamo la bocca di transizione ecologica, transizione verde, ma non sappiamo che cosa c'è dietro questa parola. Dobbiamo essere forse meno ipocriti nel parlare di transizione ecologica perché, non so se qualcuno sa, che tutti quei materiali green come ad esempio i pannelli fotovoltaici che sono fatti con materiale tipo terre rare, litio, cobalto, queste materie prime sono importate al 90% dalla Cina che fa dei danni enormi al suo territorio per estrarle. Quindi bisogna capire se vogliamo salvare l'occidente o vogliamo salvare il mondo. Vogliamo continuare a fare danni in giro per il mondo? Vogliamo metterci in testa che è ora di rispettare e di adottare decisioni unanimi diciamo all'interno del contesto non solo occidentale ma anche del resto del mondo? Una cosa è certa, io non sono scienziata, so che abbiamo evidenze scientifiche del fatto che le trivellazioni in terraferma comportano danni inenarrabili per il nostro territorio, non sappiamo che danni faranno le trivellazioni in mare però una cosa deve trovarci compatti: non esistono partiti politici, non esistono schieramenti, ma esiste un popolo. Le decisioni non possono essere calate dall'alto ma devono sempre essere condivise con il territorio e suoi abitanti. Per questo io credo che, soprattutto i sindaci ma anche le altre istituzioni, dovranno operare all’unisono sul tema della salvaguardia…” Questa è la trascrizione di un intervento di un Sindaco ad un recente convegno sulla possibile ripresa delle trivellazioni in Alto Adriatico. Innanzitutto le chiediamo se è d’accordo con la ripresa delle trivellazioni, motivando la risposta. Poi desideriamo esponesse le sue riflessioni sull’intervento, argomentando.

Leggi la risposta di: Sandra Passadore, Omar Barbierato, Lamberto Cavallari


Domanda 5) Parlando di “legalità ed ambiente”, secondo Lei, Adria è un’isola felice o ci sono delle criticità? In particolare, quale sarà il futuro del sito COIMPO? 

Leggi la risposta di: Sandra Passadore, Omar Barbierato, Lamberto Cavallari






Candidato Sindaco SANDRA PASSADORE



Domanda 1) S.P. - Viviamo in un'epoca di grandi sfide e il cambiamento climatico è una di queste; si tratta di una questione internazionale e come tale va affrontata. A livello nazionale fa fede il programma di Fratelli d'Italia e della coalizione al capitolo 11 sulla sfida dell'autosufficienza energetica in 7 punti e al capitolo 12 sulla priorità dell'ambiente in 8 punti. Cito un punto: “rispettare e aggiornare gli impegni internazionali assunti dall'Italia per contrastare i cambiamenti climatici”. Inserire ulteriori punti su questa questione a livello amministrativo ci è sembrato superfluo.


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Domanda 2) S.P. - Siamo in attesa del piano strategico nazionale sull'economia circolare e in base a tale piano valuteremo insieme al territorio e agli altri comuni le iniziative idonee che vadano nella direzione del massimo supporto alla questione. Per il resto fa testo il punto del nostro programma per Adria, ossia l'installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici e l'incentivazione del privato.


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Domanda 3) S.P. - l p.i.l. è il risultato di una molteplicità di condizioni e di iniziative che si intersecano tra di loro. Una strada che attraversa un deserto non fa di quella nazione una potenza economica. Le infrastrutture hanno un senso se la gestione dell'economia è tesa a valorizzare le imprese, attraverso l'abbassamento della pressione fiscale, ma anche con servizi sempre più efficienti da parte dello Stato per favorire la libera iniziativa privata costituzionalmente prevista. Il nostro Governo sta andando nella direzione poc'anzi auspicata e pertanto le arterie stradali avranno un senso nel medio e lungo termine. Ci sono già tutte le normative e i controlli per verificare non solo da un punto di vista dei costi e benefici, ma anche ambientale (come di sicuro voi sapete) per attuare un percorso strategico con il minor impatto per il nostro territorio.


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Domanda 4) S.P. - Sulle trivellazioni esiste un dibattito aperto sui rischi e sui benefici. Questi temi non devono essere ridotti ad un referendum sul sì o sul no, ma studiati per trovare soluzioni che possono favorire l'abbattimento del costo del gas, ma nello stesso tempo senza creare effetti negativi sul nostro territorio. Il nostro Senatore Amidei sulle trivellazioni ha parlato chiaro: “Per il via libera alle estrazioni dovrà essere provata l’assenza di rischi di subsidenza sulle coste”. Mi permetta però di fare una breve considerazione. Non mi trova d'accordo quando Lei afferma che non esistono i partiti politici, ma esiste un popolo quasi come se  lei volesse affermare che la rappresentatività democratica sia un problema invece che l'unico modo costituzionalmente previsto per una democrazia. I partiti politici sono previsti dalla costituzione e le cito un articolo troppo spesso dimenticato: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”. I partiti sono il tramite della rappresentatività e non solo esistono anche nella pratica,ma hanno anche rango costituzionale. Dopo anni di ubriacatura antipolitica, sarebbe bene ricordare la nostra legge fondamentale. A rigore niente viene calato dall'alto, ma sono frutto di elaborazioni di proposte fatte dai rappresentanti che rispondono al popolo puntualmente attraverso libere elezioni. Cerchiamo di non dare sfogo a certe teorie semplificatorie sulla nostra democrazia che hanno il solo scopo di fare arrabbiare i cittadini.


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Domanda 5) S.P. - Il futuro della Coimpo potrebbe essere una fonte di produzione di energia rinnovabile grazie ai pannelli fotovoltaici. La Coimpo è stata un'orrenda pagina della storia adriese e noi ricorderemo queste vittime valutando tutto ciò che è necessario per andare nella direzione della tutela della salute dei cittadini.


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Candidato Sindaco OMAR BARBIERATO



Domanda 1 - 2) O.B. - Il Programma elettorale contiene delle misure volte ad affrontare dal punto di vista dell’ente locale alcune delle grandi sfide dovute ai cambiamenti climatici. Le evidenze dei cambiamenti climatici in atto sono sotto gli occhi di tutti e sono confermate dalla comunità scientifica. Il nostro comune, che è all'interno del Parco del Delta del Po, è particolarmente delicato e vulnerabile, sia perché gli eventi meteo estremi colpiscono il territorio e la sua economia, sia perché l'innalzamento del livello del mare impone costose opere di difesa dalle acque. Le cosiddette "bombe d'acqua" brevi ed intense, alternate a lunghi periodi di siccità, impongono un lavoro di squadra tra i vari soggetti che si occupano della gestione delle acque. Il Comune di Adria in questi ultimi anni ha promosso incontri con Acque Venete, i Consorzi di Bonifica, il Genio Civile, il Magistrato per il Po, per coordinare azioni finalizzate alla prevenzione e alla soluzione dei problemi. Si è avviato l'iter che porterà al "Piano delle Acque", strumento fondamentale per programmare interventi e per ottenere finanziamenti per realizzarli. Dobbiamo proseguire a collaborare con gli enti per adeguare il sistema di pompaggio alla luce delle precipitazioni sempre più intense; dobbiamo prevedere aree di raccolta delle acque in eccesso, in modo anche da poterle utilizzare nei periodi di siccità; dobbiamo rendere più efficiente e più estesa la rete di fognatura pubblica che dipende da Acque Venete; dobbiamo coinvolgere soggetti pubblici e privati nel rispetto e nella manutenzione dei fossi. Il nostro programma si muove nella direzione indicata in questi anni: ci muoveremo coerentemente con quanto avviato attraverso il PAES (Piano di azione per l’energia sostenibile), che si è trasformato in PAESC, che significa PIANO DI AZIONE PER ENERGIA SOSTENIBILE E CLIMA.
Le azioni che si intendono attuare, non solo come Comune di Adria, ma ragionando come macro-area “La Fenice”, sono le seguenti e hanno come obiettivo primario la riduzione della CO2 emessa ed il contrasto ai cambiamenti climatici;

Per quel che concerne la mitigazione:
· Mobilità sostenibile; prevediamo di: aumentare i punti di scambio intermodale nei punti strategici della città (ad esempio: Stazione dei Treni e Chieppara che nella nostra progettualità punta a diventare una zona di raccordo tra Area Camper, trasporto turistico fluviale attraverso potenziamento dell’attracco fluviale, percorsi ciclabili); Aumentare il numero di stazioni di ricarica per le auto elettriche; continuare con la realizzazione della ciclopolitana, la rete ci ciclabili avente l’obiettivo di collegare tutte le frazioni con il centro della città e collegare direttamente Adria alla CICLOVIA VenTO; sostituzione dei veicoli obsoleti con altri veicoli ibridi o dotati di impianto a metano o elettrici; continuare il dialogo con la Regione e proporre progetti volti alla valorizzazione dei collegamenti ferroviari nell’ambito del turismo lento; lavorare con i territori limitrofi per il potenziamento del trasporto fluviale.
· Efficientamento degli edifici di proprietà comunale e misure per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile; Si prevede di: attuare misure per lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, diffusione di sistemi solari fotovoltaici nel territorio comunale, promuovere iniziative di autoconsumo e comunità energetiche. Con pnrr erp e nido si realizzeranno due ulteriori edifici pubblici nzeb, ad impatto energetico nullo, dopo il centro civico Dolomiti. Coibentazione dei tetti, sostituzione degli infissi e delle luci interne, installazione di impianti fotovoltaici su diversi istituti scolastici.
· Definire delle regole di compatibilità ambientale per i vari interventi;
· Pianificazione funzionale del verde; in tal senso si prevede di: realizzazione di corridoi verdi e creazione di microhabitat umidi – aree di rifugio e riproduzione per la fauna;
· Azioni di formazione, sensibilizzazione ed educazione; Prevediamo in tal senso: diminuzione della produzione complessiva di rifiuti ed aumento della percentuale di differenziata; didattica out-door; eliminazione della plastica nelle scuole; sensibilizzazione sul valore di bene comune dell’apicoltura; eventi sostenibili e serate informative; sportello energia intercomunale; fiera della sostenibilità; azioni di contrasto allo spreco alimentare.
- piano del verde: c'è una parte dedicata alla demineralizzazione del territorio ovvero ridurre le aree pavimentate intervenendo in caso di progetti con l'introduzione di aree a parcheggio con superfici drenanti e nuove alberature (riduzione acqua che finisce in rete fognatura e riduzione delle aree di calore ovvero effetto collaterale dell'innalzamento delle temperature in generale), e parchi rigenerati per ogni cittadino a 10 minuti da casa.
- PUT: piano urbano del traffico, studiare e mitigare impatto traffico nel territorio

Per quel che concerne l’adattamento:
· Mitigazione del rischio idraulico e gestione delle acque; Programmazione di interventi per migliorare la gestione delle acque meteoriche. Si valuterà la realizzazione di “rain garden”, fossati o bacini inondabili aventi la funzione di cassa di espansione;
- convenzione con Acque Venete per pulizia programmata di 500 caditoie ogni anno;
· Conoscenza e mappatura dei fenomeni connessi al cambiamento climatico;
· Formazioni e sistemi da allerta smat; In questo contesto diventa fondamentale aggiornare ed implementare il Piano di Protezione Civile aggiornato quest’anno.



Domanda 3) O.B. - Il comune di Adria soffre di una storica mancanza di collegamento veloce con le principali direttrici che attraversano il Polesine nella direzione nord-sud (autostrada Padova Bologna e Romea) e nella direzione est-ovest (Transpolesana). Questo ha portato aziende a preferire l'insediamento in comuni a ridosso di queste strade provocando un pendolarismo in uscita dei nostri concittadini, costretti a spostarsi per lavoro, e a una ridotta residenzialità nel nostro comune. Ci siamo sempre battuti perché la Transpolesana rimanga una strada pubblica, mentre qualcuno vorrebbe trasformarla in autostrada a pedaggio, e pensiamo che Adria non possa mai smettere di pretendere che questa strada si completi, rimanendo pubblica. Questo sarebbe anche un contributo alla sicurezza stradale di chi si muove da Adria e dal Delta in direzione Rovigo e dei turisti che possono visitare la nostra città, sempre più promossa in questi anni. Relativamente al consumo di suolo, abbiamo approvato strumenti di pianificazione urbanistica proprio per scongiurare cementificazione inutili e dannose. Siamo convinti, e l'abbiamo dimostrato in questi anni, che il denaro pubblico debba essere rispettato, perché è il denaro di tutti i cittadini, e che debba essere speso al fine del raggiungimento del Bene Comune. Per questo motivo abbiamo lottato e stiamo lottando per migliorare le linee ferroviarie che attraversano il nostro territorio e abbiamo proposto che i fondi del PNRR venissero spesi dalla Regione nel loro potenziamento e nella loro elettrificazione. Anche nelle ciclovie, come la Venezia-Torino, la cosiddetta VENTO, crediamo fortemente e con la nostra azione costante abbiamo dato un contributo importante al suo prossimo completamento nel nostro territorio.


Domanda 4) O.B. - Il nostro NO alle trivelle è un SI' alla tutela e salvaguardia del nostri territori. Un territorio che "ha già dato" subendo la subsidenza causata dalle estrazioni del metano e le conseguenze sulla salute della centrale di Porto Tolle. Nessun "risarcimento" è giunto e ora ci si chiede ancora di correre un rischio, di sacrificarci. Il nostro movimento civico fin dalla sua nascita aveva messo in guardia da questo pericolo reale, perche' i costi che ricadono su tutti noi per le estrazioni già in atto davanti alle coste del Polesine sono stati evidenziati dal direttore dei Consorzi di Bonifica in un incontro che abbiamo promosso anni fa. Se si intensificheranno le estrazioni chi pagherà per mantenere asciutti i terreni destinati inesorabilmente ad abbassarsi? Chi pagherà per un territorio profondamente ferito? Pagherà lo Stato a fronte di un minimo approvvigionamento di gas? O qualcuno pensa di fare affari sulle spalle e sulla pelle dei cittadini? Noi saremo presenti sempre per difendere Adria e il Delta. Speriamo di essere affiancati sempre e con sincerità da tutti gli amministratori locali. Non entro nel merito di opinioni espresse da altri sindaci. Per quel che mi riguarda penso che dovremo fare tutto quello che ci è consentito per migliorare il nostro ambiente e il nostro clima. Non bisogna cadere nell'errore del "benaltrismo" perché dicendo sempre che ci sarebbe "ben altro" da fare, si rischia di non fare nulla. Invece c'è molto da fare, e bisogna farlo subito.


Domanda 5) O.B. - Su legalità e ambiente numerose sono le azioni intraprese e diverse devono proseguire. Questa Amministrazione ha effettuato la messa in sicurezza e la caratterizzazione del Sito Coimpo, e si è costituita come parte civile in tutti i procedimenti giudiziari che la riguardano. Con la Provincia ha portato a casa un bando pnrr per la messa in sicurezza e caratterizzazione anche dell’ex area Sideradria. Ha firmato una convenzione con un fondo privato perché effettui la bonifica del sito ex Adriatica, ha terminato la bonifica e messa in sicurezza del sito ex Polychimica, con la ditta Isagro ha portato alla bonifica di una porzione del sito della stessa. Sono in atto azioni concordate e pianificate sulla segnalazione di autoveicoli abbandonati. Tanto c’è da fare sul tema della cultura del rispetto e della legalità in tema ambientale in un territorio che purtroppo è stato duramente maltrattato in questi anni. Si faranno incontri con ecoambiente per educare sulla differenziata e cercare di evitare gli abbandoni (legalità è anche rispettare le regole della differenziata e della convivenza civile) Sperando che un cambiamento normativo regionale apra alle cosiddette guardie ecologiche. Siamo pronti a sostenere tali progetti in collaborazione con ecoambiente.




Candidato Sindaco LAMBERTO CAVALLARI





Domanda 1) L.C. - Indubbiamente l'umanità intera si vede costretta a fare i conti con eventi climatici molto più imprevedibili e di intensità sempre maggiore, periodi di lunga siccità seguiti da piogge molto intense, e temperature molto diverse da quello a cui ognuno era abituato. Ma nonostante ciò il tema del cambiamento climatico riteniamo non essere ancora diffusamente percepito, probabilmente per un discorso culturale, e su questo ci impegneremo per la sensibilizzazione. Nel nostro comune, in cui la denatalità è fra le maggiori, con conseguente diminuzione e invecchiamento della popolazione, e in cui la principale attività è l'agricoltura, saranno proprio queste categorie ad essere più colpite dal cambiamento climatico per la siccità e l'aumento delle temperature con le relative conseguenze sulla salute. Inoltre il turismo su cui vogliamo puntare, un turismo lento, potrebbe essere negativamente influenzato. L'ambiente fragile del delta, già minacciato dal cuneo salino, con l'aumento costante della temperatura e relativo innalzamento dei mari sarà sempre più a rischio.
Al di là di locali azioni che ogni singolo comune potrà promuovere, noi riteniamo che siano maggiormente efficaci iniziative concertate fra tutti i comuni del Delta per dare omogeneità non solo dal punto di vista turistico naturale, ma per sensibilizzare in maniera coordinata alle criticità del cambiamento climatico, oltre alla necessaria azione di implementazione iniziative da parte della Regione Veneto.
Mitigazione significa rendere meno gravi gli impatti dei cambiamenti climatici prevenendo o diminuendo l'emissione di gas a effetto serra (GES) nell'atmosfera.
Pensiamo ad un'agricoltura diversificata ( una maggiore varietà di colture rende più resilienti il suolo e gli ecosistemi ), in grado di creare  una serie di nuove produzioni, alternative a quelle attuali, che potrebbe diventare competitiva sul mercato ed essere sicuramente remunerativa, pur nel rispetto delle caratteristiche del territorio e delle sue biodiversità. 
Purtroppo i cambiamenti climatici hanno messo in ginocchio interi comparti produttivi, come il mais, il grano, il riso. Proprio per questo, creando le condizioni per interagire come amministrazione comunale con le associazioni di comparto ed i portatori di interesse, vorremmo incentivare, agevolando la ricerca di investimenti statali e regionali,  nuovi prodotti agricoli che, nelle nostre campagne del basso polesine, ancora stentano a decollare: la canapa industriale, le erbe officinali, il bambù, le colture proteiche vegetali, i ceci,  le lenticchie ed i fagioli, che resistono alla siccità.
La permacultura, che è nata in un paese arido come l’Australia, da decenni suggerisce metodi per conservare e sfruttare nel modo migliore possibile l’acqua. Con una progettazione ragionata dei nostri ambienti di vita e di produzione è possibile vivere bene e far prosperare piante e animali anche quando le piogge non sono abbondanti. Dai bacini di raccolta, ai piccoli fossi per trattenere l’umidità, dalla pacciamatura al recupero delle acque domestiche, ecco alcune soluzioni concrete contro al siccità:
Diversificazione delle colture: una maggiore varietà di colture rende più resilienti il suolo e gli ecosistemi.
Mantenere prati permanenti: i prati favoriscono il sequestro del carbonio e tutelano la biodiversità (habitat).
Destinare il 5% dei seminativi a zone che favoriscono la biodiversità: aree di interesse ecologico (EFA), ad esempio alberi, siepi o terreni lasciati a riposo che migliorano la biodiversità e gli habitat.
L’Unione europea sostiene gli agricoltori con il pagamento diretto verde, anche conosciuto come inverdimento. Gli agricoltori biologici ricevono automaticamente il pagamento verde in quanto la natura del loro lavoro fornisce benefici ambientali.
Tutto si riallaccia ad una nuova visione dell’agricoltura, che potrebbe diventare il fulcro di un miglioramento generale del territorio, ma anche fonte di nuovi posti di lavoro, se pensata in un'ottica di lungo periodo, promossa dall’Ente Pubblico – Comune di Adria – in stretta collaborazione con le Associazioni di categoria e le associazioni   ambientaliste   disponibili   a   dare   il   proprio   contributo
Necessario l’incremento della superficie dei boschi planiziali, o boschi di pianura, per coniugare biodiversità, benessere per i cittadini (lotta allo smog e funzione ricreativa), valorizzazione del turismo e produzione di legname. Abbiamo  l’ambizioso progetto di fare entrare Adria e le sue frazioni nella rete europea   delle   città   libere   da   pesticidi.   L’obiettivo   è   di   trasformare   una sperimentazione in una pratica consolidata, dove le piante infestanti sono affrontate col vapore , col pirodiserbo o in modo meccanico e la prolificazione delle zanzare – ogni anno in aumento esponenziale - va prevenuta mediante trattamenti che utilizzano prodotti biologici non nocivi per persone ed animali. Tutto ciò può avvenire solo se l’Ente Pubblico - Comune di Adria – si renderà parte attiva, su tutto il territorio comunale, nella fase della prevenzione.


Domanda 2) L.C. - Un piccolo comune, per quanti accorgimenti possa prevedere, otterrà per forza di cose un risultato limitato rispetto alla globalità, ma è innegabile che la pubblica amministrazione deve essere di esempio per i cittadini per il perseguimento di buone pratiche.
Sarà necessario proseguire con l'efficientamento energetico degli immobili del Comune, porre particolare attenzione alle emissioni delle nuove attività che vorranno insediarsi sul nostro territorio,  e specialmente evitare insediamenti intensivi di bestiame.
Ci impegneremo a sensibilizzare i ragazzi di tutte le scuole attraverso incontri, collaborazioni e percorsi con l'aiuto delle associazioni disponibili, perché riteniamo che un futuro più vivibile dipenda principalmente dalla formazione dei ragazzi del presente.
Ci impegneremo a promuovere:
L'utilizzo di mezzi alternativi alle auto per muoversi nella nostra cittadina.
La riduzione dei consumi energetici quando possibile e in particolare gli sprechi
La riduzione dei consumi di acqua, specialmente calda quando non serve
L'energia da fonti rinnovabili
Il riciclo o il riuso
I controllo di centrali termiche a biomassa e del corretto utilizzo dei materiali impiegati, troppo spesso non rispondenti alle caratteristiche merceologiche necessarie per essere considerate Biomassa a tutti gli effetti
La sensibilizzazione però dovrà fare i conti con le capacità di spesa dei cittadini.
Immaginiamo che tutti vorrebbero, una volta resi consapevoli, case in classe AAA e auto elettriche per abbattere in maniera consistente le emissioni di CO2. Ma tutto ciò ha dei costi che pochi cittadini al momento sono in grado di affrontare.
Per quanto possibile ci impegneremo a promuovere ed agevolare  le comunità energetiche.
Recentemente sono state adottate delle delibere per imporre la temperatura nelle case non superiore a certi gradi: ma oggettivamente chi potrà mai assicurarne il rispetto?
Pertanto riteniamo che l'unica alternativa è la sensibilizzazione continua, fatta giorno dopo giorno, con l'aiuto delle associazioni del settore, per aumentare sempre più la consapevolezza.
Anche la firma di protocolli potrà essere utile, a patto che si sia conseguenti con le azioni quotidiane e non costituiscano solo una medaglia da esporre.


Domanda 3) L.C. - Siamo perfettamente consapevoli che il Veneto è la regione con il maggior consumo di suolo cementificato a scapito del verde, frutto di mentalità e politiche passate, che un tempo hanno fatto del Veneto locomotiva d'Italia. Imprenditori che costruivano capannoni senza una regolamentazione, che poi nei periodi di crisi sono stati abbandonati e non più recuperati.
Nel nostro programma abbiamo indicato la variante di Adria della SS Romea e il completamento dell'autostrada Nogara Mare. Per quest'ultima pensiamo che il consumo di suolo non sia esagerato, essendo un completamento che passa per la Transpolesana, che c'è già,  per terminare al mare.
Le critiche in passato sono state mosse sul fatto che si trasformava una strada libera in autostrada. E che questo avrebbe fatto deviare traffico pesante sui piccoli comuni per non pagare il pedaggio. E il relativo costo per la regione dovuti al gestore per i mancati incassi.
Non vediamo l'equazione nuova strada = attività e capannoni = chiusura e abbandono
Pensiamo che maggior transito per il nostro comune possa creare nuove opportunità, che sarà poi l'amministrazione a scegliere in base ad un progetto di sviluppo sostenibile e a basso impatto ambientale.
Oggi non possiamo quantificare il beneficio che la realizzazione di queste due arterie potrà portare, ma allo stesso tempo sappiamo che sicuramente non ce ne sarà se la situazione rimane quella attuale.


Domanda 4) L.C. - Non siamo d'accordo con la ripresa delle trivellazioni in Alto Adriatico. Primo per evitare rischi di subsidenza ad una terra fragile e unica dal punto di vista ambientale, quale è il delta del Po.
Ma anche perché non rappresenta la soluzione al problema energetico, visto che la quantità di gas presente nei nostri mari è talmente limitata da non giustificare l'intensificazione di attività che potrebbero danneggiare l'ambiente circostante ai giacimenti. Secondo le stime del MISE nel sottosuolo italiano ci sarebbero 350 miliardi di metri cubi di gas naturale, tra riserve già confermate che potenziali. Il dato certo si attesta tra i 70 e i 90 miliardi di metri cubi, praticamente quanto ne consumiamo in un solo anno. Nonostante la chiara direzione che l'Europa ha posto, e cioè di andare verso la sostituzione delle energie fossili con le energie rinnovabili, con le estrazioni di gas si procederebbe al contrario.
Per quanto riguarda l'intervento in questione, pensiamo contenga delle inesattezze.
Il materiale per i pannelli solari è il silicio.
Terre rare, litio e cobalto sono materiali indispensabili per la tecnologia sia per la transizione ecologica e sia per quella digitale.
Non sono concentrati  nel territorio cinese, ma sparsi in vari paesi come ad esempio il Cile per il litio.
La Cina cerca di controllare sempre più miniere come in Africa
Le estrazioni fatte dalla Cina sono fatte a basso costo e con un impatto ambientale non trascurabile.
Ma le criticità derivano dal fatto che la Cina ha il monopolio della lavorazione delle terre rare.
Ciò implica una dipendenza Europea per il necessario sviluppo della tecnologia della transizione ecologica e digitale, considerando inoltre la non sostituibilità di questi materiali.
E abbiamo sperimentato con la Russia cosa può significare essere troppo legati per la fornitura di materie prime


Domanda 5) L.C. - Legalità e ambiente sono due parole strettamente legate.
Ogni comune rimane un'isola felice fino a quando non viene scoperto qualcosa di fraudolento in materia ambientale: il disastro Coimpo insegna
Nonostante le norme si siano fatte più severe per i reati ambientali, rimangono le difficoltà di accertarli, stante anche la frammentazione di competenze tra Enti diversi. In questo il Comune deve rimanere sempre vigile, mettendo a disposizione personale e conoscenze specifiche.
Anche in questo caso aumentare la sensibilizzazione e la coscienza civica sui temi ambientali è indispensabile per avere la collaborazione dei cittadini per lanciare allarmi da verificare su situazioni che potrebbero sfociare in disastri ambientali, non sottovalutando alcuna segnalazione possa giungere all’Ente.
Della Coimpo rimarranno sicuramente i costi a carico della comunità. Bisognerà comunque continuare a perseguire la bonifica del sito, impedendo che sul sito stesso possano nascere progetti di riconversione non rispettosi della salvaguardia ambientale ed umana.



Candidato Sindaco MASSIMO "BOBO" BARBUJANI


Domanda 1) M.B. - Definizioni di adattamento e mitigazione
«Adattamento» significa anticipare gli effetti avversi dei cambiamenti climatici e adottare misure adeguate per prevenire o ridurre al minimo i danni che possono causare oppure sfruttare le opportunità che possono presentarsi. Esempi di misure di adattamento sono modifiche infrastrutturali su larga scala, come la costruzione di difese per proteggere dall’innalzamento del livello del mare, e cambiamenti comportamentali, come la riduzione degli sprechi alimentari da parte dei singoli. In sostanza, l’adattamento può essere inteso come il processo di adeguamento agli effetti attuali e futuri dei cambiamenti climatici.
«Mitigazione» significa rendere meno gravi gli impatti dei cambiamenti climatici prevenendo o diminuendo l’emissione di gas a effetto serra (GES) nell’atmosfera. La mitigazione si ottiene riducendo le fonti di questi gas (ad esempio mediante l’incremento della quota di energie rinnovabili o la creazione di un sistema di mobilità più pulito) oppure potenziandone lo stoccaggio (ad esempio attraverso l’aumento delle dimensioni delle foreste). In breve, la mitigazione è un intervento umano che riduce le fonti delle emissioni di gas a effetto serra e/o rafforza i pozzi di assorbimento. Tra le politiche di mitigazione si individuano quelle volte a fermare la deforestazione e a piantare nuovi alberi, capaci di catturare anidride carbonica, o quelle volte a ridurre gli sprechi di ogni forma.
Sono d’accordissimo con questa affermazione. Nel programma della Bobo sindaco non si fa riferimento esplicito ai cambiamenti climatici perchè sono sotto gli occhi di tutti e probabilmente non serve ribadirlo in negativo. ma se andiamo ad analizzare il programma alla voce Ambiente vi troviamo numerose proposte, sia per quanto riguarda l’adattamento, sia per quanto riguarda la mitigazione. Si fa cenno per esempio a misure che possano facilitare i cambiamenti comportamentali dei cittadini, come un accesso più facilitato all’Ecocentro che permetta di smaltire con più agilità ogni tipo di rifiuto sia da parte del privato, che delle aziende, oppure la creazione di piste ciclabili con collegamento tra le frazioni e il centro e tra Adria e comuni limitrofi, facilitando sempre di più l’utilizzo di mezzi a zero emissioni.

torna alla domanda 1 Domanda 2) M.B. - La prima proposta è quella di realizzare Comunità Energetiche Rinnovabili con impianti fotovoltaici e geotermici, in modo tale da avere a disposizione sempre più energia “green” da poter utilizzare per i bisogni dei cittadini adriesi e delle aziende del territorio. Non solo, ma anche nel recupero dell’edilizia residenziale pubblica ci faremo promotori di una strategia per rendere gli immobili sempre più eco-compatibili.

torna alla domanda 2 Domanda 3) M.B. - Sicuramente lo sviluppo di nuove arterie stradali e il potenziamento di quelle esistenti sono uno snodo fondamentale per favorire la ripresa economica del nostro territorio, ma ovviamente non sono sufficienti. Occorre innanzitutto che ci siano degli amministratori capaci di pensare e di mettere in atto politiche di sviluppo economico per tutti i settori produttivi del nostro territorio, amministratori sensibili, pronti a valorizzare tutte le risorse disponibili nel nostro territorio e a renderle fruibili al maggior numero di persone in modo semplice e veloce, riducendo al minimo la burocrazia, pensiamo ad esempio alle risorse naturali e artistiche di Adria e del Delta, al turismo, soprattutto allo “slow tourism”, per il quale il nostro territorio è particolarmente adatto, ma soprattutto occorrono amministratori lungimiranti, che spingano tutte le realtà del territorio a fare “rete” tra loro, a condividere risorse, idee e programmi, per uno sviluppo condiviso e cooperativo. Così sarà chiaro una volta in più che la rete di strade è il necessario completamento a un’azione di sviluppo che si muove a 360 gradi. Un’ultima cosa, ma non meno importante, perché questo accada, è la presenza ad Adria di amministratori capaci di pensare e mettere in atto politiche di “rete” con le amministrazioni dei Comuni limitrofi e politiche di continuo interscambio con le varie istituzioni della filiera istituzionale, Provincia, Regione, Governo e Unione Europea. Perché ormai abbiamo capito da tempo che “da soli non si va da nessuna parte e non si cresce”

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