Il nostro intervento all'incontro "L' Amministrazione incontra i cittadini" del 31 gennaio

Presentiamo la trascrizione del nostro intervento di martedì 31 gennaio all'incontro "L'Amministrazione di Adria incontra i Cittadini" presso la sala polivalente di Bottrighe.

Bottrighe - Adria - martedi' 31 gennaio 2023 - ore 22.15 circa

Dal punto di vista politico, come già espresso in altre occasioni, reputo ottimo il lavoro svolto dall’attuale maggioranza, producendo regolamenti come, a titolo di esempio non esaustivo:


- “il regolamento del decoro urbano e della civile convivenza tra i cittadini”,


- “il piano del verde”,


  • l’aggiornamento del “Regolamento di gestione dei rifiuti”


- il “Regolamento Comunale per l'installazione degli impianti di Telefonia mobile e tecnologie assimilabili” che chiameremo per comodità “regolamento antenne”...



Tuttavia, non tutto l’operato dell’Amministrazione è encomiabile. 


Mi riferisco alla segnalazione del non rispetto delle norme presenti nel “regolamento delle antenne” per quanto riguarda l’antenna installata in Via Canaletti in data successiva all’entrata in vigore del regolamento stesso. Chi ha istruito la pratica non ha rispettato quegli stessi regolamenti di cui l’Amministrazione si è dotata, pregiudicando il risultato finale che non è conforme a quanto richiesto e previsto per la collettività. 


Ci sono poi altri aspetti che non possono essere PIU’ taciuti. La scelta di essere qui a Bottrighe questa sera a fare questi discorsi è legata al fatto che il 3 febbraio è la giornata nazionale delle zone umide, e proprio qui a Bottrighe, c’è un’area identificata come area umida nel PAT e soggetta a diversi vincoli di salvaguardia, vincoli che l’Amministrazione ha imposto, ma non fa rispettare. L’area non è assolutamente tutelata dal Comune stesso, in spregio a quegli stessi strumenti urbanistici e regolamenti di cui il Comune si è dotato. Il riferimento è alle “Vasche Gianola”, in particolare ci tengo a leggere una risposta che un funzionario dirigente di questa spettabile amministrazione ha fornito recentemente ad una interpellanza di Legambiente …..


Valutato nuovamente che le suddette norme urbanistiche sia approvate che adottate, al momento, pur stabilendo delle prescrizioni e delle direttive sul mantenimento delle Invarianti, non stabiliscono alcuna indicazione in termini di vigilanza dei siti individuati nel P.A.T. ...

Cosa vuol dire? Nel PAT c'è scritto che l'area, invariante di natura ambientale e zona umida, non può essere ridotta di estensione. Magari non è espresso l'importo della sanzione, ma no che in quell'area posso fare quello che voglio, anche se l'ho acquistata!


Ci tengo a precisare che in precedenza altri funzionari avevano espresso il loro diniego alla coltivazione dell’area, e, nel passato, gli stessi Vigili Urbani, erano intervenuti.


Aggiungo che nell’area è presente un veicolo in stato di abbandono, un rifiuto speciale pericoloso, la cui gestione è normata da diversi articoli di legge, tra cui l’art. 255 del TUA. La gestione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi è un reato penale…


Non è nell’interesse e nella volontà dell’Associazione far sanzionare dei concittadini, ma non possiamo assolutamente far finta di nulla davanti ai reati ambientali.


A poche centinaia di metri da questi luoghi, lungo una via prioritaria di accesso al paese, vi è un veicolo incendiato, che, sempre per il TUA, è un rifiuto speciale pericoloso. Le mie memorie portano la comparsa di quel veicolo a luglio del 2022. Ad oggi come Legambiente non abbiamo volutamente ancora formalizzato nessuna segnalazione, ma è possibile che in oltre 6 mesi, non sia mai passato di lì un Vigile, un Carabiniere, qualcuno della Guardia di Finanza e si sia posto il problema “che ci fa un veicolo incendiato qui” e si sia attivato per far ripristinare i luoghi? Di là della strada, a 20 metri di distanza, c’è un’altra situazione simile... Ma non parliamo di quello che c’è lungo via Spolverin. O lungo riviera Cengiaretto. O in molte altre vie di Adria, dove abbiamo censito oltre 130 veicoli in stato di abbandono.


Lungo via Spolverin un’area privata diventata discarica è stata ripulita grazie all’intervento dei Carabinieri Forestali, prontamente intervenuti, dopo che la stessa segnalazione nel 2016, fatta in modo informale e bonario, non aveva concretizzato nulla.


Ora signori, e con questo chiudo, quello che denunciamo è la mancata applicazione di quelle stesse norme e leggi di cui l’Amministrazione si è dotata nell’interesse della collettività. Situazione ripetuta e reiterata. Non è ammissibile che chi queste norme deve farle rispettare faccia finta di niente. Non è ammissibile che situazioni evidentemente fuori legge si trascinino avanti da anni nell’indifferenza della collettività.


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