NO alla GUERRA


“No alla guerra in tutte le sue forme”

 Legambiente  si associa alla posizione della Rete Italiana Pace e Disarmo, di cui l’associazione ambientalista fa parte.

Ancora una volta si sceglie la follia della guerra, i cui impatti più devastanti ricadranno sui civili e le popolazioni inermi, per colpa di sete di potere, di rivendicazioni nazionaliste, di interessi particolari soprattutto legati al profitto armato.

La Rete Italiana Pace e Disarmo e le sue Organizzazioni condannano in modo fermo l’azione militare iniziata  in Ucraina da parte della Federazione Russa. Esprimono la massima solidarietà alle popolazioni coinvolte e sostengono tutti gli sforzi della società civile pacifista in Ucraina e Russia per arrivare ad una cessazione immediata delle ostilità e poi intraprendere una strada di vera Pace e riconciliazione. 

 “Il nostro è un chiaro e deciso no alla guerra in tutte le sue forme. Pensiamo con angoscia alle cittadine e ai cittadini ucraini, grandi e piccoli, le cui vite sono state sconvolte dall’attacco. È scoraggiante vedere come la società moderna sia ancora imprigionata dentro una logica di schieramenti contrapposti, che alimenta la corsa agli armamenti ed è essa stessa fattore di instabilità. La storia sembra non aver insegnato nulla. L’arretratezza del nostro modello industriale, il ritardo della transizione ecologica ci pongono ora difronte ad un serio rischio di approvvigionamenti soprattutto per quanto riguarda le forniture di energia, dipendendo per il 40% dalla Russia. Per questo è necessario rompere il perverso legame fra dipendenza da fonti fossili dall’estero e rapporti di forza nelle relazioni internazionali attraverso la promozione di politiche di efficienza e innovazione che mirino alla sostenibilità energetica».

Per affrontare le sfide che abbiamo di fronte quali il cambiamento climatico, le diseguaglianze economiche e sociali, l’Agenda 2030 e le migrazioni forzate è necessario uscire dal paradigma della visione bipolare del mondo, dove il nemico e la minaccia è costituita da un altro Stato. La pace e la sicurezza condivisa va costruita con politiche economiche, sociali, ambientali improntate alla cooperazione, alla distrazione di fondi alla spesa militare (1.100 miliardi di dollari annualmente vengono spesi dai paesi della NATO per la difesa armata) per investimenti in sviluppo e autosufficienza energetica, al commercio equo, alla solidarietà, alla neutralità attiva con lo scopo di costruire un’Europa di benessere e di sicurezza nel rispetto delle diversità.

Il manifesto redatto dalla Rete Italiana Pace e Disarmo intende sollecitare le istituzioni se si dichiarano per la pace e contro la guerra ad agire con coraggio e determinazione aprendo un dibattito sul ruolo e sulla mission dell’Alleanza Atlantica e sulla necessità di assumere una posizione di neutralità attiva, ancorata al diritto internazionale ed alle Nazioni Unite.

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