La donna elettrica



La donna elettrica, il suo manifesto
Questo è un pezzo del testo, del manifesto, che la donna elettrica fa cadere dal tetto assieme a molti altri volantini uguali:

 “Chiedo a tutti di insorgere e utilizzare il loro ingegno per danneggiare queste imprese. L’unica cosa che questi psicopatici delle aziende multinazionali riescono a comprendere. È così che agiscono, minacciando e sabotando la natura e la società. Il sabotaggio contro la natura ha causato il riscaldamento globale. È un crimine contro l’umanità e contro la vita tutta. Siamo l’ultima generazione che può far cessare le guerre contro il nostro pianeta. I nostri figli e nipoti non potranno farlo. Dobbiamo muoverci ora. È la nostra missione”. 

Per quanto possa avere simpatia per questo film, anche dal punto di vista cinematografico e artistico, le idee che lancia sono complesse e delicate, fanno parte dell'etica del vivere di oggi.
Noi ambientalisti associati, come Legambiente, non potremmo mai agire fuori dalla legalità.
Proprio nella legalità si fonda il bisogno di ambientalismo.
E' nella legalità e nel suo rispetto che vive l'ambientalismo, è un sogno trasversale di legalità condivisa. Si tratta di un rispetto universale per la natura e per l'uomo, condiviso da tutte le parti e dalle credenze politiche. 
Il bisogno e la necessità di acqua, aria, e terra degne della vita, sono intrinseche a tutte le creature vive. Non ci sono distinzioni, la vita va salvaguardata in tutte le sue forme.
Noi ambientalisti da molti anni, vogliamo che questi diritti della vita, siano riconosciuti da tutti, perchè è necessario, oggi più che mai.
I dati dell'inquinamento mondiale, la situazione del riscaldamento globale, la diminuzione di biodiversità, tutti questi dati negli ultimi anni sono in drastico peggioramento. 
Non pensiamo che una lotta armata contro le multinazionali migliorerebbe le cose, anzi, di sicuro peggiorerebbero, l'ambiente tornerebbe a essere ancora più perdente.
Di sicuro la nostra lotta è sempre stata legale e pacifica, nel far comprendere, nel creare coscienza, nel renderci conto che un buon cittadino informato può avere un ottimo rapporto con la natura, in maniera sostenibile. Per fare passi avanti, servono solo cittadini che amano la legalità, lo scontro farebbe cadere ancor più il rischio di catastrofe ambientale.

La scena in cui la donna aggancia con la freccia a un drone, è sublime, lo attira a se con la corda e lo getta a terra, martellandolo con un grosso sasso. Allora torna in mente, Odissea 2001 nello spazio, un vecchio film di 50 anni fa. Un monolito si cala dal cielo, simbolo della tecnologia del futuro, mentre i primi uomini sono timorosi. Le cose s'invertono, dalla tecnologia salvifica all'odio verso le macchine.
Anche questa idea del mondo, noi ambientalisti non la possiamo comprendere, anzi speriamo che la buona tecologia aiuti il mondo ad essere più pulito e in armonia con la natura.

Il film è stato proiettato ad Adria 19 Dicembre 2019, Auditorium Pertini, dal Circolo del Cinema di Adria per un cineforum.
La Sig. Finesso, presidente del Circolo, ha invitato esponenti di Legambiente Delta del Po per un commento. Colgo l'occasione per i ringraziamenti.

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