Ricordo di Alex Langer
Alexander Langer visionario e militante. Una voce, quella di Alexander Langer, scomparsa troppo presto, 13 luglio del 1995. Parlamentare europeo per i Verdi, pacifista e anima nomade, Langer è stato un modello per tanti e un precursore su temi cruciali: convivenza interetnica e consumi critici, bioetica e debito dei Paesi poveri, futuro sostenibile e "conversione ecologica". Oggi più che mai, le sue idee sono attuali e necessarie.
Alexander Langer visionario e militante. Una voce, quella di Alexander Langer, scomparsa troppo presto, 13 luglio del 1995. Parlamentare europeo per i Verdi, pacifista e anima nomade, Langer è stato un modello per tanti e un precursore su temi cruciali: convivenza interetnica e consumi critici, bioetica e debito dei Paesi poveri, futuro sostenibile e "conversione ecologica". Oggi più che mai, le sue idee sono attuali e necessarie.
C’è stato in Italia un uomo politico-impolitico che ha avuto il coraggio di guardare alla presenza umana sulla terra e alla convivenza fra persone e genti diverse con una intelligenza profonda e una generosità di sentimenti che i tempi stretti e la selezione al ribasso della politica di norma escludono.
| |||||||||
È stato Alexander Langer, che ha fatto tesoro di una formazione famigliare e regionale incline all’uso di più lingue, al confronto di più popolazioni e tradizioni, all’ingombro e all’invito dei confini. Quando ha deciso di uccidersi - a Firenze, in un giorno d’estate del 1995 - Langer era parlamentare europeo, e in quel ruolo si era prodigato nei luoghi in cui la vecchia storia del mondo tornava a mettere in scena l’odio, l’insofferenza, la brutalità delle superbie nazionaliste, delle guerre di sopraffazione e delle pulizie etniche; come nei luoghi in cui la storia umana arriva sull’orlo della distruzione del mondo stesso, delle sue risorse naturali e della sua bellezza.
La Bosnia e il Kossovo, l’Amazzonia o il Messico: l’intero mondo minacciato è stato la patria di questo campione delle piccole patrie, a partire da quel suo Sudtirolo in cui riconosceva la ricchezza della convivenza e la meschinità della misconoscenza reciproca.
di: Alessio - Silvia
|
Commenti
Posta un commento