Alberi: problemi da tagliare.
Alberi:
problemi da tagliare.
Con riferimento all’ ennesimo presunto allarme, sulla
pericolosità degli alberi e nello specifico l’ultima segnalazione rivolta allo
stato di salute dei pini di Riviera Amolaretta, anche questa volta cercando di
far passare sapientemente come l’eterna guerra tra Cittadini e ambientalisti,
il Circolo di Legambiente desidera attirare l’attenzione su quanto ha
potuto appurare:
Cerchiamo di
capire quali siano i nuovi criteri per cui l’Amministrazione di Adria ci ha
sottratto 101 alberi ad alto fusto, tagliandoli
radicalmente, nel giro di due anni, svuotando la città dal verde pubblico.
Anche se al loro posto sono stati messi a dimora 200 steli, molti dei quali di
origine esotiche, causando anche una sgradevole incompatibilità estetica con il
paesaggio, non giustifica questa mattanza di alberi. La città a poco a poco,
con azioni molto rapide, si spoglia del verde, risultando sempre più
cementificata e grigia.
I volontari
di Legambiente hanno cercato di chiedere delle regole, cercando di far dotare
la città del “Piano del Verde Pubblico”: un strumento, che da un progetto sul
verde della città, non per far spendere denaro utile all'amministrazione, ma un
piano di salvaguardia normale, con delle regole a cui tutte le città come Adria
ne sono già in possesso, anche come ricchezza culturale.
Le regole servono,
soprattutto per sapere: “chi deve fare che cosa” e per evitare sgradevoli
controversie fra cittadini e Amministrazioni.
Invece
scopriamo dalle maestranze del Comune e dalla stessa Amministrazione che i
tagli sono fatti raramente per malattia della pianta o per pericolo alle cose o
alle persone, ma solo per fastidio di chi abita vicino a questi alberi, che
vanno a protestare in continuazione. Nel 2013 in tutto il comune gli alberi
hanno provocato 3 danni di piccola entità, che sono stati risarciti
dall’assicurazione del Comune.
Piuttosto
che valorizzare le piante e sistemare i problemi, si è preferito risolvere il
problema con l’accetta, strano a dirsi, ma è proprio così. Rispondono sempre
che “soldi non ci sono”, si vuole risparmiare tagliando alberi, ma per rifare
via Badini non si sa quanti ne siano stati spesi, ma noi pensiamo che se veniva
fatta la regolare manutenzione si spendeva molto meno, avendo ancora una via
alberata.
Adesso
ancora una via è a rischio di tagli di alberi: Riviera Amolaretta, che sono
pini marittimi di 30/40 anni e anche se non sono autoctoni, tolgono molto
carbonio all’aria inquinata e donano alla vista un gradevole paesaggio.
Ogni anno il
Veneto viene visitato da più di 32 milioni di turisti e questo è soprattutto
merito dei centri storici, del verde e dell’arte, per questo le città venete
fanno a gara per farsi più belle e accoglienti, ma questa è una cultura che non
è percepita ad Adria, anche se il turismo è la prima industria del Veneto.
Chi fermerà
questa Amministrazione che si sbarazza dei problemi con l’accetta? Noi
pensiamo che non venga discusso e approvato un Piano del Verde Pubblico per
essere dotati di più flessibilità, in senso che è meglio e più semplice fare
quello che si vuole, senza il dovuto rispetto che occorre per l’ambiente
urbano, condannando i futuri cittadini alla cementificazione selvaggia, di
questa si che bisogna avere rispetto.
Circolo Legambiente Delta del Po 30/gennaio/2014
Commenti
Posta un commento